La stimolazione magnetica funzionale (SMF), nota anche come stimolazione magnetica transcranica (SMT), è una tecnica non invasiva che utilizza campi magnetici per stimolare le aree specifiche del cervello.
La stimolazione magnetica funzionale coinvolge l’applicazione di campi magnetici pulsati sulla superficie del cranio, che possono attraversare il tessuto cerebrale e indurre correnti elettriche nel cervello, influenzando l’attività neuronale.
Durante una sessione di stimolazione magnetica funzionale, il paziente è seduto o sdraiato e un dispositivo a bobina magnetica viene posizionato sulla testa, sopra l’area del cervello da stimolare. Il dispositivo emette impulsi magnetici controllati che attraversano il cranio e stimolano le cellule nervose nel cervello.
Utilizzi della stimolazione magnetica funzionale
La stimolazione magnetica funzionale è utilizzata in riabilitazione per modulare l’attività cerebrale e favorire il recupero funzionale dopo lesioni cerebrali, ictus, disturbi neurologici e altre condizioni che coinvolgono il sistema nervoso centrale.
Indicazioni:
- Ictus e lesioni cerebrali
- Disturbi del movimento come il morbo di Parkinson
- Disturbi neuropsichiatrici come la depressione resistente al trattamento
- Disturbi del linguaggio come l’afasia
- Disturbi neurologici come la sclerosi multipla
Controindicazioni:
- Presenza di dispositivi medici impiantati sensibili ai campi magnetici
- Storia di crisi epilettiche o convulsioni
- Presenza di metallo nel cranio che potrebbe essere influenzato dal campo magnetico
- Gravidanza, a causa del potenziale rischio per lo sviluppo fetale
Benefici stimolazione magnetica funzionale
- Miglioramento delle funzioni cognitive e motorie
- Riduzione dei sintomi neuropsichiatrici come la depressione
- Promozione del recupero funzionale dopo lesioni cerebrali
- Riduzione dei sintomi di alcuni disturbi neurologici